martes, 11 de diciembre de 2012

" Lei "

 Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa allungare la mano di notte nel buio per cercarla. Significa svegliarsi le prime mattine e, guardando il suo lato del letto, stropicciarsi gli occhi sperando sia solo stanchezza. Significa avere il fornello sporco di caffè, perché non ti ricordavi più di averlo messo sulla fiamma. Significa mettere due volte il sale nella pasta. O non metterlo affatto.
  Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa rifare: un sacco di cose, un sacco di pensieri.
Significa pulire, grattare, scrostare, raccogliere, riordinare, buttare. Significa pintare chiodi nel muro, nel legno, nel nulla. Significa comprare cose per riempire spazi vuoti. Significa tornare indietro quando si legge un libro perchè non afferri le parole e, quando te ne accorgi, sei a un punto della storia che non capisci. Significa tornare indietro anche con i DVD, schiacciare REWIND, perchè non hai capito cosa è successo.
 Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa semplicemente tornare indietro. Guardare indietro molto più che avanti. È un viaggio che fai appoggiato alla ringhiera di poppa, non di prua.
 Non stare più con la persona con cui vorresti stare significa non dover chiamare dal lavoro per dire che sei in ritardo. A nessuno interessa, nessuno ti aspetta. Significa anche non poterti lamentare della giornata quando rientri a casa. E non è cosa da poco.
 Significa accorgersi di tutti i cambiamenti, anche i più piccoli, pratici, quelli che senxa una donna in casa avvengono: il sacchetto della spazzatura rimane in casa per giorni, anche se lo metti davanti alla porta di ingresso. La carta igienica in bagno è appoggiata a terra o sul termosifone, mai al suo posto. Le lenzuola non sono profumata come prima. Ricordo ancora il profumo delle sue lenzuola una delle prime notti che ho dormito da lei. A casa mia quel profumo c´è stato solo quando è diventata coasa nostra. Adesso è tornata casa mia e lei si è portata via anche tutti i profumi di buono. Neppure i silenzi, da quando se ne è andata, sono gli stessi. Capitavano spesso tra noi perché una cosa bella del nostro rapporto era che non ci sentiavamo in dovere di intrattenere l`altro. Con lei i silenzi erano belli, erano tondi, morbidi e accoglienti, mentre adesso sono scomodi, spigolosi e lunghi. E, se devo essere sincero, per me sono fin troppo rumorosi. Non mi piaccino per niente...



Un pequeño fragmento del libro que estoy leyendo ahora : "Il temo che vorrei" de Fabio Volo.
Me tiene super enganchada :)